Per salvare correttamente le immagini sono necessarie quattro operazioni:
I OPERAZIONE: aprire nel vostro browser la pagina di Google (www.google.it)
In alto a sinistra compariranno i link "web" "immagine" "video" e altro.
II OPERAZIONE: cliccare sul link "immagini"
Nell'apposita barra di Google inserire l'oggetto della vostra ricerca e dare l'invio.
A questo punto nella pagina saranno presenti tutte le miniature sull'argomento scelto,in ordine di rilevanza.
Se volete effettuare una scrematura delle illustrazioni potete scegliere nella colonna alla vostra sinistra:
-Le dimensioni delle immagini (grandi,medie o piccole) da visualizzare;
-I colori prevalenti delle immagini (dal bianco e nero alla selezione di un colore particolare);
-Solo volti,foto o disegni riguardanti la vostra ricerca.
In ogni caso è sempre possibile avere informazioni sulla risoluzione delle immagini passando con il puntatore sull'illustrazione oppure cliccando (sempre nella colonna a sinistra) "mostra dimensioni".
III OPERAZIONE: scegliete l'immagine e cliccate con il tasto destro del mouse su "Aprire in un'altra scheda / finestra)
Nella nuova scheda / finestra troverete l'immagine scelta in primo piano e una colonna a destra che vi informa sull'illustrazione stessa.
IV OPERAZIONE: cliccare sul link "Dimensione intera" presente nella colonna.
Ora avrete la vostra l'immagine nella sua reale dimensione e sarà possibile salvarla cliccando con il tasto destro del mouse e poi con il sinistro su "Salva immagine con nome".
Istruzioni per l'uso
Questo è un blog collaborativo. Per organizzare un po' i post ho prodisposto delle etichette (sulla destra) con cui è possibile navigare tematicamente il materiale.
lunedì 27 febbraio 2012
La risoluzione
Nel mondo informatico il termine Risoluzione viene
utilizzato nel settore della grafica, e si riferisce alla qualità di
un'immagine. La risoluzione di un'immagine indica qual è la densità dei punti
che compongono l'immagine stessa, quindi tanto più alta è questa densità, tanto
più piccoli sono i punti e tanto più alta è la risoluzione dell'immagine stessa
(l'immagine è molto nitida e la qualità è più alta).
la risoluzione si può calcolare così:
Risoluzione = Numero di punti (o pixel) / Dimensione lineare
Di seguito un link dove sono riportate le tabelle per
eventuali stampe fotografiche(formato stampa:pixel) http://www.adolfo.trinca.name/wordpress/index.php/tag/calcolo-pixel/
Il pixel propriamente è un insieme di "dati" cromatici che sono
riconducibili all'ambito software, mentre quando si tratta di componenti
elementari d'immagine rappresentati su supporti fisici, tangibili, sui quali
questi formano un'immagine completa (monitor, carta o dispositivi di
proiezione), si è in ambito hardware. Qui il più piccolo elemento
dell'immagine è più corretto chiamarlo «dot» o punto. L'insieme di questi punti
(componenti elementari d'immagine), dotati ognuno di valore cromatico omogeneo
(derivante da un preciso valore cromatico dato dal pixel), va a formare
l'immagine. Nel linguaggio corrente spesso questa distinzione non viene fatta,
creando ambiguità nelle comunicazioni.
I problemi con l’alta risoluzione
(http://www.tomstardust.com/archives/la-risoluzione-giusta-per-un-sito-web/
il post è del 2008 ma questa parte è spiegata abbastanza bene.)
Avere come target un’ampia gamma di alte risoluzioni è
comunque un problema da considerare. Questi sono i principali errori da
evitare:
-Layout a larghezza fissa allineati a sinistra
-Layout fluidi senza max-width, con aree di testo molto
estese in orizzontale o font-size troppo piccolo.
I siti allineati a sinistra possono andare bene fino ad una
certa risoluzione, ma su monitor particolarmente grandi l’utente sarà portato a
guardare solo un lato dello schermo. E’ una soluzione alternativa, che però mi
sento di sconsigliare. Molto meglio mantenere l’allineamento centrale.
I layout fluidi sono più difficili da curare nei dettagli e
presentano un grave problema di leggibilità se non controllati a dovere. A
risoluzioni particolarmente elevate infatti i blocchi di testo rischiano di
diventare troppo lunghi e faticosi da leggere.
Come scegliere il layout migliore
La prima cosa da fare rinnovando la grafica di un sito
esistente è guardare le statistiche dei propri visitatori. I dati globali della
rete hanno ben poca importanza rispetto a quelli dei vostri utenti e del target
che vi siete prefissati. Potete usare le statistiche generali per capire quale
sia l’andamento, riportandolo alla vostra esperienza.
Se invece state realizzando un nuovo sito, una larghezza
minima intorno ai 960 pixel è la base di partenza ideale. A voi la scelta se
utilizzare un layout a larghezza fissa, uno fluido, o addirittura uno elastico
(anche se potrebbe essere giunto il momento di abbandonarli).
La soluzione a larghezza fissa in generale è quella più
sicura, ma anche la più scontata. Una interessante via di mezzo si ottiene
sfruttando il background della pagina per riempire lo spazio altrimenti vuoto.
In questa galleria di Web Designer Wall ci sono degli ottimi esempi.
Nel caso invece vogliate un layout fluido, ricordate di
impostare sempre una larghezza minima ed una massima, oscillando ad esempio tra
i 900 ed i 1400 pixel.
sabato 25 febbraio 2012
Aprire e Salvare in GIMP
APRIRE
Quando aprite un nuovo spazio di lavoro in GIMP (cliccando File --> Nuovo) si apre una finestra che permette di selezionare larghezza e altezza dell'immagine. Come dicevamo in aula, in caso di siti web sceglieremo quasi sempre le dimensioni 960 e 600, altrimenti avremo lo scroll per poterci spostare e visualizzare tutto. Sempre all'interno di questa finestra potete anche leggere "72ppi", ma ricordate che quando il vostro scopo è quello di stampare il risultato finale è preferibile scegliere almeno 300ppi (il programma stesso offre suggerimenti in base alle dimensioni della stampa nel menù a tendina "Modelli"). Una volta fatto, in alto e a sinistra ci saranno i righelli, che possono essere uno strumento utile in base al tipo di lavoro che dobbiamo fare.
Quando aprite un nuovo spazio di lavoro in GIMP (cliccando File --> Nuovo) si apre una finestra che permette di selezionare larghezza e altezza dell'immagine. Come dicevamo in aula, in caso di siti web sceglieremo quasi sempre le dimensioni 960 e 600, altrimenti avremo lo scroll per poterci spostare e visualizzare tutto. Sempre all'interno di questa finestra potete anche leggere "72ppi", ma ricordate che quando il vostro scopo è quello di stampare il risultato finale è preferibile scegliere almeno 300ppi (il programma stesso offre suggerimenti in base alle dimensioni della stampa nel menù a tendina "Modelli"). Una volta fatto, in alto e a sinistra ci saranno i righelli, che possono essere uno strumento utile in base al tipo di lavoro che dobbiamo fare.
SALVARE
Quando salvate, è bene distinguere tra il file di lavoro e quello finale. Il file di lavoro è quello che salvate con estensione .XCF: questo significa che cliccando su File --> Salva come dovrete scegliere, nella finestrella che si apre, il tipo di file (per estensione) .xcf. In questo modo avrete salvato un file che una volta riaperto avrà ancora i livelli separati, cosa molto utile quando volete modificare ulteriormente il lavoro, o magari non l'avete ancora finito.
E' sempre meglio conservare una versione .xcf del vostro lavoro, ma quando avete finito e volete salvare l'immagine finale (quella da usare, appunto, per il sito o per la stampa) dovete utilizzare l'estensione .JPEG.
Il procedimento è uguale: File --> Salva come (oppure Salva una copia) e poi selezionate il tipo di file, ovviamente scegliendo .jpeg.
In alternativa potete anche usare .gif e .png che sono comunque adatti ai siti web. Fra questi, solo il .png permette di "gestire la trasparenza".
Quando salviamo in .jpeg si apre un'altra finestrella, che ci chiede di scegliere la qualità dell'immagine che stiamo salvando. In altre parole, dato che il .jpeg non conserva i livelli, nel salvataggio si perdono alcune informazioni del file: più è alta la qualità, più informazioni conserva. Il peso (MB) e la qualità sono direttamente proporzionali, quindi è preferibile salvare con qualità compresa tra 60 e 75 per file che utilizzeremo nel nostro sito, e con qualità molto elevata per file da stampare.
Dopo aver selezionato la qualità cliccate su "Esporta" o "Salva".
Quando salvate, è bene distinguere tra il file di lavoro e quello finale. Il file di lavoro è quello che salvate con estensione .XCF: questo significa che cliccando su File --> Salva come dovrete scegliere, nella finestrella che si apre, il tipo di file (per estensione) .xcf. In questo modo avrete salvato un file che una volta riaperto avrà ancora i livelli separati, cosa molto utile quando volete modificare ulteriormente il lavoro, o magari non l'avete ancora finito.
E' sempre meglio conservare una versione .xcf del vostro lavoro, ma quando avete finito e volete salvare l'immagine finale (quella da usare, appunto, per il sito o per la stampa) dovete utilizzare l'estensione .JPEG.
Il procedimento è uguale: File --> Salva come (oppure Salva una copia) e poi selezionate il tipo di file, ovviamente scegliendo .jpeg.
In alternativa potete anche usare .gif e .png che sono comunque adatti ai siti web. Fra questi, solo il .png permette di "gestire la trasparenza".
Quando salviamo in .jpeg si apre un'altra finestrella, che ci chiede di scegliere la qualità dell'immagine che stiamo salvando. In altre parole, dato che il .jpeg non conserva i livelli, nel salvataggio si perdono alcune informazioni del file: più è alta la qualità, più informazioni conserva. Il peso (MB) e la qualità sono direttamente proporzionali, quindi è preferibile salvare con qualità compresa tra 60 e 75 per file che utilizzeremo nel nostro sito, e con qualità molto elevata per file da stampare.
Dopo aver selezionato la qualità cliccate su "Esporta" o "Salva".
Ciao!
venerdì 24 febbraio 2012
Tutorial e Video tutorial di grafica
Vi chiedo di postare come commento a questo post i tutorial di grafica che avete trovato e provato in modo da condividerli con tutti :-)
Gimp, dove scaricare e manuale
Gimp è scaricabile qui:
http://www.gimp.org/downloads/
dove p anche presente un manuale da scaricare.
Il manuale online, più leggero, è qui:
http://docs.gimp.org/it/
Altro tutorial:
http://grafica.html.it/guide/leggi/15/guida-gimp/
http://www.gimp.org/downloads/
dove p anche presente un manuale da scaricare.
Il manuale online, più leggero, è qui:
http://docs.gimp.org/it/
Altro tutorial:
http://grafica.html.it/guide/leggi/15/guida-gimp/
giovedì 23 febbraio 2012
Esercizio base sulle selezioni
Ciao,
vi spiego a lezione :-)
File per gimp:
https://docs.google.com/open?id=0B1m8ENcsLn8JeHd1MWtWZjVUNzI3eXpReF9UUkhJQQ
File per photoshop:
https://docs.google.com/open?id=0B1m8ENcsLn8JVTdTNTlyNkdUd1dYVW5uaHNfNkctUQ
La soluzione:
https://docs.google.com/open?id=0B1m8ENcsLn8JdzYxNGlkZktRSktlSjI0YWxuRGV4QQ
mercoledì 22 febbraio 2012
Come condividere un documento
Per condividere il documento del sito con il Professor Odoardi bisogna:
scrivere il documento (word, power point ecc),
entrare in google docs,
a sinistra, di fianco alla scritta "crea" c'è una icona rossa con una freccia bianca che si chiama "carica": selezionarla e scegliere "file",
cercare e selezionare il file che si vuole condividere, (se è un fle word non convertirlo),
avviare il caricamento.
Aprire il file caricato, in alto a destra cliccare su icona con lucchetto per condividerlo,
in basso aggiungere l'indirizzo wdlab2012@gmail.com
Ciao a tutti scusate il ritardo
scrivere il documento (word, power point ecc),
entrare in google docs,
a sinistra, di fianco alla scritta "crea" c'è una icona rossa con una freccia bianca che si chiama "carica": selezionarla e scegliere "file",
cercare e selezionare il file che si vuole condividere, (se è un fle word non convertirlo),
avviare il caricamento.
Aprire il file caricato, in alto a destra cliccare su icona con lucchetto per condividerlo,
in basso aggiungere l'indirizzo wdlab2012@gmail.com
Ciao a tutti scusate il ritardo
domenica 19 febbraio 2012
Task 1
Come primo step per la realizzazione di un sito web sono
fondamentali due passaggi:
- Realizzazione dell’albero del sito;
- Organizzazione dei contenuti.
L’albero del sito mostra la strutturazione del sito, dalla home page alle pagine di altro
livello. Può essere stilato in forma di elenco o in forma di diagramma ad albero.
Esempio:
L’organizzazione dei contenuti consiste in una lista di
quali oggetti (testo, immagini, video, ecc.) e/o link saranno inseriti in ogni
pagina. La descrizione deve precisare anche il tipo di contenuti (es.
biografia di un artista o elenco delle
opere di uno scrittore)
Esempio:
1.
Home
Page
·
Immagine,
testo, Menu principale (collegamento a: pagina 1, pagina 2, pagina 3)
1.1. Pagina 1
o
Immagine/testo,
Menu interno (collegamento a: pagina 4, pagina 5, pagina 6)
1.1.1. Pagina 2
- Contenuto
1.1.2. Pagina 3
- Contenuto
1.1.3. Pagina 4
- Immagini/testo
1.2. Pagina 2
o
Immagine/testo,
Menu interno (collegamento a: pagina 10, pagina 11, pagina 12)
1.2.1. Pagina 10
- …
Eventualmente, il numero dei livelli si può estendere,
aggiungendo collegamenti ad altre pagine.
mercoledì 1 febbraio 2012
La prima lezione: fatta da voi!
Secondo lo stile seminariale, partecipativo e pratico, che ha il laboratorio, vorrei iniziare dedicare parte del primo incontro a una lezione "fatta da voi", per presentare le attività e conoscerci. Vorrei quindi che venerdì ognuno di voi facesse un breve intervento dove racconta:
- Cosa già conosci/sai fare in questo ambito.
- Cosa vorresti imparare/cosa ti aspetti dal laboratorio
- Cosa mi piace nei siti che ho segnalato
- In quale ruolo professionale vorrei lavorare una volta finita comunicazione
- Cosa già conosci/sai fare in questo ambito.
- Cosa vorresti imparare/cosa ti aspetti dal laboratorio
- Cosa mi piace nei siti che ho segnalato
- In quale ruolo professionale vorrei lavorare una volta finita comunicazione
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