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lunedì 27 febbraio 2012


La risoluzione
Nel mondo informatico il termine Risoluzione viene utilizzato nel settore della grafica, e si riferisce alla qualità di un'immagine. La risoluzione di un'immagine indica qual è la densità dei punti che compongono l'immagine stessa, quindi tanto più alta è questa densità, tanto più piccoli sono i punti e tanto più alta è la risoluzione dell'immagine stessa (l'immagine è molto nitida e la qualità è più alta).
la risoluzione si può calcolare così:
Risoluzione = Numero di punti (o pixel) / Dimensione lineare
Di seguito un link dove sono riportate le tabelle per eventuali stampe fotografiche(formato stampa:pixel) http://www.adolfo.trinca.name/wordpress/index.php/tag/calcolo-pixel/
Pixel come «dato» informatico > software (http://it.wikipedia.org/wiki/Pixel)
Il pixel propriamente è un insieme di "dati" cromatici che sono riconducibili all'ambito software, mentre quando si tratta di componenti elementari d'immagine rappresentati su supporti fisici, tangibili, sui quali questi formano un'immagine completa (monitor, carta o dispositivi di proiezione), si è in ambito hardware. Qui il più piccolo elemento dell'immagine è più corretto chiamarlo «dot» o punto. L'insieme di questi punti (componenti elementari d'immagine), dotati ognuno di valore cromatico omogeneo (derivante da un preciso valore cromatico dato dal pixel), va a formare l'immagine. Nel linguaggio corrente spesso questa distinzione non viene fatta, creando ambiguità nelle comunicazioni.
I problemi con l’alta risoluzione (http://www.tomstardust.com/archives/la-risoluzione-giusta-per-un-sito-web/ il post è del 2008 ma questa parte è spiegata abbastanza bene.)
Avere come target un’ampia gamma di alte risoluzioni è comunque un problema da considerare. Questi sono i principali errori da evitare:
-Layout a larghezza fissa allineati a sinistra
-Layout fluidi senza max-width, con aree di testo molto estese in orizzontale o font-size troppo piccolo.
I siti allineati a sinistra possono andare bene fino ad una certa risoluzione, ma su monitor particolarmente grandi l’utente sarà portato a guardare solo un lato dello schermo. E’ una soluzione alternativa, che però mi sento di sconsigliare. Molto meglio mantenere l’allineamento centrale.
I layout fluidi sono più difficili da curare nei dettagli e presentano un grave problema di leggibilità se non controllati a dovere. A risoluzioni particolarmente elevate infatti i blocchi di testo rischiano di diventare troppo lunghi e faticosi da leggere.
Come scegliere il layout migliore
La prima cosa da fare rinnovando la grafica di un sito esistente è guardare le statistiche dei propri visitatori. I dati globali della rete hanno ben poca importanza rispetto a quelli dei vostri utenti e del target che vi siete prefissati. Potete usare le statistiche generali per capire quale sia l’andamento, riportandolo alla vostra esperienza.
Se invece state realizzando un nuovo sito, una larghezza minima intorno ai 960 pixel è la base di partenza ideale. A voi la scelta se utilizzare un layout a larghezza fissa, uno fluido, o addirittura uno elastico (anche se potrebbe essere giunto il momento di abbandonarli).
La soluzione a larghezza fissa in generale è quella più sicura, ma anche la più scontata. Una interessante via di mezzo si ottiene sfruttando il background della pagina per riempire lo spazio altrimenti vuoto. In questa galleria di Web Designer Wall ci sono degli ottimi esempi.
Nel caso invece vogliate un layout fluido, ricordate di impostare sempre una larghezza minima ed una massima, oscillando ad esempio tra i 900 ed i 1400 pixel.

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